Spazio tra i denti: cause, rischi e rimedi

Nell’articolo di oggi parleremo di spazio tra i denti e andremo ad esaminare cause, rischi e rimedi di un problema che può interessare pazienti di ogni età. Più tecnicamente denominato diastema, riguarda per la maggior parte dei casi l’arcata superiore, in particolare gli incisivi centrali o laterali.

Talvolta il diastema rappresenta soltanto un lieve difetto estetico, che molte star (come ad esempio Ornella Muti o Madonna) hanno fatto diventare un vero e proprio tratto distintivo. In altri casi, due denti separati da uno spazio innaturale ed eccessivo possono derivare da una vera e propria malocclusione orale o da altre problematiche.

Le cause del diastema

Quali possono essere le cause del diastema? Spesso si tratta di proporzioni errate tra la grandezza dei denti e quella della mascella (oppure in casi più rari della mandibola, per quanto riguarda l’arcata inferiore).

In tenera età, una distanza eccessiva tra gli incisivi può rappresentare addirittura una situazione di vantaggio, che permetterà ai denti permanenti (spesso di dimensioni maggiori rispetto ai decidui) di trovare lo spazio necessario a erompere correttamente in arcata.

Ovviamente, ogni caso clinico è diverso dall’altro, per cui il problema merita sempre di essere sottoposto a un’attenta valutazione da parte del dentista di fiducia. Vediamo quali sono le più comuni cause dello spazio tra i denti.

  • Motivazioni fisiologiche: in fase di dentatura mista (ovvero tra i 7 e gli 11-12 anni) il diastema può rappresentare un fattore del tutto fisiologico, che sparisce spontaneamente una volta spuntati tutti i denti permanenti, in particolare dopo l’eruzione dei canini;
  • Agenesie, ovvero casi clinici di denti definitivi mancanti, che portano gli elementi presenti in arcata ad allontanarsi al fine di provare a riempire l’eccessivo spazio vuoto. L’agenesia riguarda più frequentemente gli incisivi laterali o i premolari;
  • Frenulo labiale prominente o dall’attaccatura troppo bassa. Parliamo del lembo di tessuto che ha il compito di collegare le labbra alla mucosa alveolare il quale, in base alla sua conformazione, può andare a ostacolare il naturale avvicinamento dei due incisivi centrali superiori;
  • Microdonzia: si tratta di una patologia ereditaria che comporta la nascita di denti troppo piccoli rispetto alle dimensioni del mascellare destinato ad accoglierli;
  • Patologie orali come la parodontite (piorrea), oppure la presenza di cisti o tumori del cavo orale nella zona interessata dal diastema;
  • Abitudini infantili scorrette, come quella di succhiare il pollice o di tenere troppo a lungo il ciuccio o il biberon;
  • Estrazioni dentali: quando si va a estrarre un dente, gli elementi vicini tendono a spostarsi verso lo spazio vuoto. Sarebbe perciò sempre buona norma ripristinare protesicamente gli elementi dentali persi in tempi brevi;
  • Condizioni genetiche: in alcune etnie la presenza di un eccessivo spazio tra i denti è più frequente rispetto ad altre;
  • Presenza di piercing su labbra o lingua, i quali a lungo andare hanno la capacità di spostare i denti creando spazi anomali.

I rischi

La prima cosa da fare in occasione di anomalo spazio tra i denti è valutare se si tratta soltanto di un problema estetico, oppure se si ha a che fare con una malocclusione che può recare danni alla salute orale del paziente.

Quando il diastema non rappresenta un problema di salute, è il paziente che deve decidere autonomamente se correggere il difetto estetico, oppure se accettarlo. In caso contrario, è importante ricercare le cause e trattare il diastema il prima possibile, al fine di evitare le seguenti conseguenze:

  • Squilibrio della mascella e della forza esercitata sui denti;
  • Usura dello smalto, delle gengive o delle strutture ossee, provocata dallo squilibrio mascellare;
  • Malposizionamento dentale, specialmente se il problema è legato alla mancanza di denti (in seguito a estrazioni o agenesie);
  • Maggiore accumulo di placca: in presenza di uno spazio eccessivo il cibo può restare intrappolato più facilmente. Da ciò possono derivare fastidi durante la masticazione, problemi gengivali dovuti a placca e tartaro e alitosi.

I rimedi

I rimedi per correggere lo spazio tra i denti possono essere molteplici e variano in base a cosa lo ha generato. Occorre perciò un’attenta valutazione clinica, che ci consenta di individuare la causa del problema, così da poter attuare il trattamento adeguato, in grado di apportare i risultati sperati.

  • Ortodonzia: uno dei metodi maggiormente utilizzati per correggere il diastema è l’apparecchio dentale. Può essere installato un dispositivo di tipo fisso o mobile (ad esempio l’apparecchio con mascherine trasparenti), mirato ad allineare i denti e a ridurre lo spazio presente tra essi;
  • Frenulectomia, un intervento che consiste nella rimozione chirurgica del frenulo. Talvolta si ricorre invece alla frenulotomia, che consiste invece nel riposizionamento del frenulo, in modo che questo possa allentare le tensioni esercitate su denti e labbra;
  • Faccette dentali: si tratta di sottili lamine in ceramica incollate sulla superficie anteriore della dentatura, in grado di correggere estetica e funzione orale. Un diastema lieve può essere corretto tranquillamente con questo sistema protesico, ideale quando oltre alle dimensioni si desidera modificare anche colore e forma della dentatura;
  • Corone dentali, indicate nei casi in cui la problematica sia legata a denti eccessivamente piccoli e non risolvibile con le faccette estetiche o con un trattamento di ortodonzia. Le corone sono strutture protesiche che vanno ad avvolgere gli elementi dentali sotto ciascun lato, per cui risultano leggermente più invasive rispetto alle faccette.

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