Scopriamo tutto sull’inserimento di un impianto dentale nell’arcata superiore, di cosa si tratta e in cosa consiste l’intervento? Come abbiamo già approfondito in altri articoli del nostro Blog, l’implantologia dentale è, ad oggi, la tecnica più moderna e risolutiva per ripristinare uno o più elementi dentari persi in modo fisso, stabile e altamente confortevole.
Il problema dell’edentulia può riguardare pazienti adulti di qualsiasi età, in maniera più o meno estesa. Le cause che concorrono all’insorgere di tale condizione, possono essere in primis una cattiva igiene orale e l’invecchiamento, seguite dal fumo, da scorrette abitudini alimentari, da patologie sistemiche come il diabete e, non ultimo, dall’uso continuativo di alcuni tipi di farmaci.
Quando viene a mancare un elemento dentale, è importante provvedere a sostituirlo nei tempi consigliati dal dentista di fiducia, al fine di non compromettere la masticazione e il delicato equilibrio articolare delle due arcate. La perdita di un dente, soprattutto se riguarda i settori anteriori dell’arcata superiore, può rappresentare inoltre un grave danno estetico, con evidenti conseguenze negative sulla sfera psicologica ed emotiva dell’individuo che lo subisce.
Per sostituire uno o più elementi dentari perduti senza dover ricorrere a protesi mobili, talvolta scomode e, per alcuni pazienti, difficili da accettare, abbiamo la possibilità di ricorrere all’inserimento di nuove radici artificiali, che riproducono sotto ogni aspetto estetica e funzione dei denti naturali mancanti.
Impianto dentale arcata superiore: di cosa si tratta
Viene definito impianto dentale nell’arcata superiore un qualsiasi impianto inserito nell’osso della mascella. La perdita dei denti nella zona del mascellare è una condizione che può verificarsi in seguito ad ascessi e infezioni dentali, a traumi e fratture o a malattie a carico dei tessuti orali circostanti, prima tra tutte la parodontite.
Grazie all’implantologia possono essere ripristinati gli elementi persi, a partire dagli incisivi fino ad arrivare ai denti più distanti dal centro delle arcate, ovvero i molari. In base al numero dei denti mancanti e alle esigenze specifiche di ogni paziente, viene scelta la tecnica di intervento più idonea tra le seguenti:
- Impianto singolo, indicato per sostituire con facilità un solo dente mancante, o più di uno ma in zone della bocca distanti tra loro;
- Ponte circolare su impianti: struttura protesica costituita da 12 denti uniti tra di loro, che viene applicata in casi di edentulia totale, su un numero maggiore di impianti rispetto alle altre tecniche disponibili. Questa soluzione è la più pregiata, poiché non prevede alcuna flangia rosa (finta gengiva), ma anche la più costosa, eseguibile solo in presenza di buone quantità di osso residuo;
- Overdenture o protesi mobile su impianti: si tratta di una protesi di tipo rimovibile, resa più stabile grazie all’applicazione di quattro o più impianti, sui quali si va ad agganciare;
- All On Four, ovvero tutto su quattro, è la tecnica in grado di risolvere problemi di edentulia totale o parziale, mediante l’applicazione di 4 impianti dentali nella zona della mascella;
- All On Six: il principio è lo stesso della precedente, con la differenza che in questo caso vengono applicate sei radici artificiali, al fine di sorreggere una protesi fissa completa.
La principale differenza tra Overdenture e All On Four e All On Six (conosciute anche come Toronto Bridge) è che nel primo caso parliamo comunque di una protesi mobile, anche se di gran lunga più confortevole rispetto alla semplice dentiera.
Le altre tecniche, prevedono invece l’applicazione di un dispositivo protesico di tipo fisso al di sopra degli impianti, che non necessita perciò di essere rimosso dal paziente. La protesi mobile su impianti, è inoltre senza dubbio più economica rispetto alle altre, le quali hanno un prezzo ovviamente superiore.
Implantologia su arcata superiore completa: l’intervento
Come funziona l’intervento di implantologia su arcata superiore completa? Una delle fasi più importanti di qualsiasi terapia di riabilitazione orale, è quella che prevede la visita preliminare e la pianificazione del lavoro. Dopo un’attenta valutazione, selezione del paziente, verifica delle strutture, della qualità e dei volumi ossei disponibili, lo specialista può procedere all’applicazione del numero di impianti dentali stabiliti.
L’applicazione delle nuove radici artificiali rappresenta una delle primissime fasi di lavoro e consiste nell’inserimento di viti in titanio all’interno della cresta ossea del paziente. Il titanio viene scelto come uno dei migliori materiali, grazia alla sua elevata biocompatibilità, che favorisce un’ottima osteointegrazione con l’osso circostante.
L’intervento si svolge ambulatorialmente, in anestesia locale, senza far provare al paziente alcun dolore. Nonostante il fatto che si vada ad agire sull’osso porti i pazienti a pensare che si tratti di un’operazione dolorosa, l’applicazione delle nuove radici artificiali non è nulla di così invasivo o traumatico.
Una volta applicati gli impianti, il paziente dovrà seguire alcune semplici raccomandazioni, come mantenere la bocca a riposo, evitare i cibi troppo caldi, non fare sforzi eccessivi e occuparsi correttamente dell’igiene orale. In questo modo, sarà possibile avere un decorso postoperatorio sereno e tornare a svolgere tutte le normali attività nel giro di pochissimi giorni. Le suture vengono rimosse dopo circa sette-dieci giorni dall’intervento di implantologia.
Per quanto riguarda le tecniche All On Four e All On Six e l’impianto singolo, è talvolta possibile utilizzare i cosiddetti impianti a carico immediato, ovvero impianti che ci permettono di essere applicati e caricati con una protesi fissa provvisoria in una sola seduta.
In tutti gli altri casi, sarà necessario indossare una protesi mobile provvisoria (prontamente riadattata dal dentista alla nuova condizione orale) e tornare in studio dopo alcuni mesi per la presa delle impronte e la realizzazione della nuova protesi fissa. Per quanto riguarda l’arcata superiore, si parla di un periodo di osteointegrazione (cicatrizzazione dell’impianto) di circa 5-6 mesi.
Tali tempistiche, variano in base alla qualità dell’osso e alle condizioni cliniche di ogni singolo individuo. Desideri maggiori informazioni in merito all’applicazione di un impianto dentale nell’arcata superiore, oppure vuoi il parere di un odontoiatra esperto in implantologia dentale? Prenota un appuntamento presso il nostro Studio Dentistico Methas di Montebelluna, in provincia di Treviso: metteremo tutta la nostra esperienza al servizio del tuo sorriso!