Cosa provoca l’alitosi nei bambini?

Cosa provoca l’alitosi nei bambini? Scopriamo insieme le cause e i possibili rimedi a questa problematica, che riguarda un numero piuttosto elevato di pazienti in età pediatrica. Si tratta di un disturbo che può originare da diversi fattori, talvolta riconducibili a malattie dentali o a patologie del cavo orale.

Con la parola alitosi, che deriva dal termine latino halitus (espirazione) ed è conosciuta anche con il nome bromopnea, si intende l’emissione di odori sgradevoli durante la respirazione orale e la fonazione.

A differenza di ciò che accade per gli adulti, l’alito cattivo nei bambini non ha fortunatamente ripercussioni sulla vita sociale, ma potrebbe essere la spia di uno stato di salute orale non ottimale. È molto improbabile che il piccolo si renda conto da solo di soffrire di alitosi, per cui sono sempre i genitori ad accorgersi della presenza del problema.

Il cattivo odore, nella maggioranza dei casi deriva da accumuli batterici, a loro volta causati da una insufficiente pulizia dei denti. Potrebbero però essere presenti delle carie dentali, degli ascessi in prossimità dei denti da latte, come anche infezioni a livello di tonsille e gola, oppure difficoltà digestive e problemi intestinali.

Rivolgersi al proprio dentista per bambini di fiducia è sicuramente una delle prime cose da fare, al fine di controllare lo stato di salute di denti e gengive del piccolo. Così facendo, sarà possibile andare a diagnosticare e curare eventuali patologie dentali, trovando molto spesso la soluzione al problema.

Le cause dell’alitosi nei bambini

Vediamo adesso quali possono essere le cause dell’alitosi nei bambini, riconducibili a patologie orali o a piccoli disturbi di salute generale dell’individuo. Iniziamo dicendo che, se il problema si presenta solo al mattino al risveglio, il cattivo odore dell’alito potrebbe essere del tutto normale e generato dal fatto che il piccolo non ha ancora lavato i denti.

I principali responsabili della formazione di odori sgradevoli all’interno del cavo orale, sono i batteri contenuti nella placca. Quest’ultima, va dunque tempestivamente eliminata dai denti per mezzo di un corretto programma di igiene, onde evitare che possa solidificare, dando origine a blocchi di tartaro o a pericolose carie dentali.

Per natura poco inclini all’utilizzo costante dello spazzolino, i bimbi vanno perciò educati e seguiti, già a partire dai primi anni di vita, da quando spuntano i denti da latte e fino a che non riescono a diventare autonomi. Oltre che da una scarsa igiene dentale, ecco da cosa può essere generata l’alitosi infantile:

  • Carie dentali a carico dei denti decidui o permanenti;
  • Ascessi gengivali in prossimità di denti da latte non curati;
  • Gengiviti e infiammazioni dei tessuti molli;
  • Infezioni della gola e tonsilliti;
  • Acetonemia, detta anche chetosi, dovuta a un’assunzione non equilibrata di proteine e carboidrati;
  • Disturbi intestinali, gastroenteriti, presenza di parassiti a livello dell’intestino oppure stitichezza;
  • Alimentazione scorretta, caratterizzata da un’eccessiva assunzione di grassi, alimenti difficili da digerire o cibi troppo pesanti;
  • Scarsa salivazione, secchezza delle fauci dovuta all’assunzione di alcuni farmaci o a un periodo di digiuno prolungato, come accade ad esempio durante la notte.

È importante sapere che, nei primi due o tre anni di vita, nel corso dell’eruzione della dentatura da latte, l’odore sgradevole è piuttosto ricorrente nei piccoli pazienti. L’alito cattivo potrebbe rappresentare dunque una condizione del tutto fisiologica e transitoria, che andrà gradualmente scomparendo con la crescita.

Prevenire l’alito cattivo nei bambini

Combattere l’alito cattivo nei bambini è possibile, seguendo un corretto piano di prevenzione orale. La prima cosa da fare, è insegnare al piccolo a lavare bene i denti, fin dai primissimi anni di età. Ecco alcune buone regole da seguire per risolvere o ridurre il problema:

  • Utilizzare spazzolino e dentifricio al mattino e alla sera, o comunque dopo tutti i pasti principali, aiuta moltissimo a ridurre la carica batterica e perciò il cattivo odore derivato da accumuli di placca e residui di cibo;
  • Usare un dentifricio per bambini formulato con ingredienti anti carie naturali e a basso contenuto di fluoro, soprattutto sotto i sei anni;
  • Passare il filo interdentale o lo scovolino a partire dai 9-10 anni di età, al fine di rimuovere efficacemente i residui di cibo dagli spazi interdentali;
  • Evitare il consumo di cibi pesanti o difficili da digerire, limitando l’uso in cucina di alimenti che rilasciano molecole odorose, come cipolla e aglio;
  • Seguire un’alimentazione equilibrata, che apporti i giusti nutrienti e sia caratterizzata dall’assunzione di molta frutta e verdura e da un corretto rapporto tra proteine e carboidrati, al fine di prevenire episodi di acetonemia.

L’utilizzo del collutorio, specie sotto i sei anni del piccolo, non è indispensabile. Se si desidera farne uso per contrastare il cattivo odore del cavo orale, è importante optare per un collutorio per bambini, che riporti sul flacone la dicitura “junior”. Chiedere consiglio al pedodontista di fiducia, l’unico in grado di suggerire il prodotto più appropriato a ogni caso specifico, è sempre comunque buona norma.

In presenza di altre patologie, che esulano da problemi della bocca, occorre invece rivolgersi al pediatra, in modo da poter individuare e curare le cause dell’alito cattivo. Se desideri avere maggiori informazioni in merito alle cause e ai rimedi dell’alitosi nei bambini, prenota una visita odontoiatrica presso il nostro Studio Dentistico Methas di Montebelluna, ci prenderemo cura della salute orale di tuo figlio!