Oggi ci occuperemo di bruxismo nei bambini, andando a vedere da cosa può essere causato e quali sono le giuste terapie da attuare, per prevenire e contrastare il problema. Parliamo dell’abitudine di digrignare i denti delle due arcate gli uni contro gli altri, soprattutto durante il riposo notturno.
Il fenomeno non riguarda solo soggetti adulti: molto spesso anche i pazienti in età pediatrica tendono a sfregare e stringere i denti la notte. Avviene con maggiore frequenza in età prescolare, intorno ai quattro-cinque anni, ma può presentarsi addirittura nei bebè che mettono i primi dentini da latte. Si stima comunque che almeno il 37% dei bambini sotto i dodici anni abbiano sofferto, almeno in una fase della crescita, di bruxismo infantile.
Talvolta, nemmeno i genitori si accorgono degli episodi di digrignamento notturno, soprattutto se sporadici e limitati a brevi periodi temporali. In tenera età, la problematica risulta molto frequente e può considerarsi addirittura un fenomeno fisiologico, strettamente correlato al processo di dentizione.
Se prolungati nel tempo, questi episodi possono giustamente sconcertare e allarmare i genitori, ma in linea di massima difficilmente arrivano a rappresentare un pericolo per la dentatura dei piccoli pazienti.
I bambini possono avere la tendenza a digrignare i denti a partire dalla dentizione, durante la quale spuntano i denti decidui, fino all’intera fase di permuta di quest’ultimi con i denti definitivi. I dentisti esperti in pedodonzia del nostro Studio Dentistico Methas, si occupano di diagnosticare e risolvere le patologie orali in età pediatrica, mettendo al servizio dei pazienti tutta la loro esperienza in materia.
Le cause del bruxismo
Vediamo adesso quali possono essere le cause del bruxismo nei bambini. Come detto, una delle principali motivazioni è di derivazione fisiologica, legata alle varie fasi di accrescimento della dentatura.
Se negli adulti la patologia deriva principalmente da ansia, stress e il bruxismo viene utilizzato come un dannoso modo di scaricare la tensione, nei piccoli non è sempre così. Molti bimbi tendono a sfregare i denti tra loro, addirittura al fine di far risultare il processo di dentizione meno fastidioso. Ecco da cosa può derivare il digrignamento notturno infantile:
- Processo di dentizione, causa spesso del tutto fisiologica, specialmente nei bimbi sotto sei anni di età;
- Occlusione delle arcate squilibrata, poiché ancora mancante di alcuni elementi dentari fondamentali per la masticazione;
- Malocclusioni, che portano il piccolo paziente a muovere continuamente la mandibola, al fine di trovare una posizione il più possibile comoda;
- Parassiti intestinali, che predispongono il bimbo a stati di tensione e agitazione;
- Disturbi neurologici, come ad esempio encefalopatie, ma si tratta solamente di casi sporadici, piuttosto rari;
- Fattori psicologici che influenzano la sfera emotiva del piccolo, correlati allo stress.
Anche se parliamo di pazienti in età pediatrica, sono diverse le problematiche che possono generare ansia e agitazione. Bisogna perciò valutare attentamente se di recente si sono verificati importanti cambiamenti nella vita del piccolo, come ad esempio la separazione dei genitori, un trasloco, la nascita di un fratellino o di una sorellina, episodi di bullismo a scuola, alterazioni del sonno o dell’umore.
Il fenomeno del bruxismo in età infantile colpisce in egual misura maschi e femmine e, talvolta, può presentarsi anche nelle ore diurne.
Come risolvere il digrignamento nei bambini
Come risolvere il digrignamento nei bambini? Solitamente, il bruxismo infantile se ha motivazioni fisiologiche tende a scomparire da solo, non appena termina il processo di dentizione. Una volta che sono spuntati tutti i denti da latte, può accadere che il piccolo continui comunque con lo sfregamento notturno dei denti ancora per qualche anno.
Finché è presente la dentatura da latte, il fenomeno non ha particolari conseguenze poiché i denti interessati, anche se si consumano, sono destinati a cadere lasciando il posto a quelli definitivi. Tuttavia, se l’abitudine si mantiene per lungo tempo, potrebbe dare origine ad alcune problematiche, come mal di testa al risveglio, dolori a carico della mandibola, della muscolatura facciale o delle orecchie.
In alcuni casi, la patologia non deve essere sottovalutata e necessita di essere trattata sotto diversi aspetti, seguendo un approccio multidisciplinare, che può coinvolgere diverse figure mediche. Non potendo intervenire sui fattori fisiologici, la prima cosa da fare è provare a ridurre i fattori di rischio psicologici, attuando delle tecniche in grado di rilassare il bambino, come le seguenti:
- Agevolare il riposo notturno e il rilassamento serale del piccolo, attraverso letture rasserenanti, un bagno caldo, l’assunzione di camomilla o bevande che favoriscono il sonno;
- Evitare cene pesanti, alleggerire l’alimentazione serale, riducendo i grassi e i cibi che richiedono un elevato impegno digestivo;
- Aiutare il piccolo ad affrontare al meglio eventuali problemi o cambiamenti della vita quotidiana;
- Diminuire l’attività fisica prima di andare a letto, evitare televisione e videogiochi nelle due ore serali che precedono il sonno, poiché potrebbero favorire stati di stress e agitazione notturna;
- Incoraggiare il bambino a fare sport durante il giorno, così da permettergli di scaricare la tensione e di arrivare alla sera più tranquillo.
Potrebbe essere necessario, al fine di ridurre il dolore, affrontare un percorso di tipo osteopatico. Raramente in età pediatrica viene prescritto l’indosso di un bite notturno in resina, come accade invece per i soggetti adulti.
Tuttavia, in occasione di denti consumati in maniera grave, il dentista di fiducia potrebbe consigliare l’applicazione di una mascherina protettiva in resina, realizzata su misura sulla bocca del piccolo paziente, necessaria a impedire un’ulteriore abrasione delle superfici dentali.
Se vuoi ricevere maggiori informazioni sul bruxismo nei bambini, o hai notato che anche tuo figlio tende a digrignare i denti la notte, contatta gli esperti in pedodonzia del nostro Studio Dentistico Methas di Montebelluna, in provincia di Treviso: analizzeremo insieme le cause del problema per prenderci cura del suo sorriso!