Come si mette l’apparecchio fisso?

Oggi scopriremo insieme come si mette l’apparecchio fisso. Andremo a vedere tutti gli step del trattamento di ortodonzia, a partire dalla fase di diagnosi fino ad arrivare all’applicazione del dispositivo.

In questo articolo vi parleremo del metodo di installazione del classico apparecchio dentale, con bracket incollati sulle pareti dentali esterne e filo metallico. Le piastrine possono essere in acciaio oppure trasparenti, in materiale ceramico, resinoso o fibra di vetro, ma il metodo di applicazione non cambia. Ecco quali aspetti approfondiremo:

  • visita e scansione orale digitale;
  • posizionamento della piastrina;
  • inserimento del filo.

Visita e scansione orale digitale

Prima di iniziare a spiegarti come si mette l’apparecchio fisso, occupiamoci di capire come funziona la visita e la fase di diagnosi. Qualsiasi trattamento di ortodonzia, per poter dare i risultati desiderati, necessita di un attento studio del caso clinico.

Durante questa prima fase, l’ortodontista si occupa di valutare la gravità del disallineamento dentale e le effettive condizioni delle due arcate. La fase di diagnosi si rende necessaria anche al fine di rilevare eventuali problemi di malocclusione da correggere. Sarebbe infatti inutile arrivare ad avere denti dritti ed esteticamente gradevoli, ma rischiare di andare incontro a problematiche dovute a una pessima chiusura della bocca.

Per fare tutte le valutazioni del caso, vengono rilevate le impronte dentali ed effettuate, all’occorrenza, delle radiografie panoramiche del cavo orale. Allo scopo di offrire ai pazienti uno studio del caso ancora più accurato e dettagliato, gli specialisti del nostro Studio Dentistico Methas hanno deciso di avvalersi del sistema di scansione orale digitale, una tecnica avanzata in grado di migliorare l’efficacia del trattamento e il comfort di tutti coloro che si sottopongono alle terapie ortodontiche.

Posizionamento della piastrina

Dopo aver studiato il caso clinico e preparato il piano di lavoro, passiamo all’applicazione vera e propria dell’apparecchio dentale fisso. Il primo step consiste nel posizionamento della piastrina che, come abbiamo detto, può essere metallica oppure trasparente, in ceramica, resina o in fibra di vetro.

La tipologia di bracket da usare viene scelta su consiglio del dentista, tenendo conto anche delle esigenze estetiche del paziente. Ecco come si applicano gli attacchi ortodontici:

  • i denti vengono puliti e sgrassati, allo scopo di liberare le superfici dentali da qualsiasi residuo di placca e di far aderire al meglio le piastrine;
  • il dente viene mordenzato, ovvero trattato con un gel a base di acido fosforico (o idrofluoridrico), al fine di favorire l’adesione. Il gel deve poi essere sciacquato accuratamente e la porzione dentale su cui dobbiamo incollare il bracket deve essere asciutta alla perfezione;
  • a questo punto si applica il bonding, ovvero l’adesivo, che ci permetterà di fissare saldamente la piastrina al dente;
  • il bracket viene caricato con del materiale composito resinoso ad uso ortodontico e posizionato nel punto esatto dove è stato precedentemente applicato l’adesivo (alcuni compositi di ultima generazione contengono l’adesivo al loro interno e permettono di saltare uno step);
  • la piastrina viene fissata al dente grazie all’impiego di una speciale lampada fotopolimerizzatrice, in grado di asciugare adesivo e composito in pochi secondi.

Il bonding e i compositi utilizzati per fissare i componenti dell’apparecchio fisso non rovinano lo smalto dentale. Al termine della cura ortodontica vengono completamente rimossi e il dente torna immediatamente al suo originale splendore.

Inserimento del filo

Continuiamo a scoprire come si mette l’apparecchio fisso, passando all’inserimento del filo ortodontico. Una volta montate tutte le piastrine (le quali vengono applicate con una precisa inclinazione, decisa dal dentista e necessaria per effettuare i dovuti spostamenti) è il momento di collegarle tra di loro attraverso un filo metallico, nel modo seguente:

  • il filo viene misurato e tagliato in base all’ampiezza dell’arcata dentaria;
  • successivamente, viene inserito negli slot delle piastrine (apposite cavità che permettono al filo di trovare alloggio e di scorrere lentamente via via che i denti si spostano);
  • a questo punto, il filo viene fissato alle piastrine per mezzo di elastici (che possono essere trasparenti o colorati) o di legature metalliche;
  • se necessario, eventuali eccedenze alle estremità vengono eliminate grazie ad appositi tronchesini ortodontici.

A questo punto, il trattamento di ortodonzia ha inizio, poiché la dentatura comincia immediatamente, anche se in modo molto lento, a effettuare gli spostamenti desiderati. Il filo ortodontico viene sostituito circa una volta al mese con uno di diametro superiore, al fine di portare gradualmente i denti nella posizione corretta. Anche le piastrine possono necessitare di essere spostate o sostituite nel corso della terapia.

Una sensazione di indolenzimento o di lieve dolore ai denti è del tutto normale durante i primi giorni del trattamento. Il fastidio è dovuto ai denti che iniziano a muoversi all’interno della struttura ossea che li sostiene e può facilmente essere tenuto a bada tramite l’utilizzo di farmaci analgesici o antidolorifici.

Adesso che sai come si mette l’apparecchio fisso, puoi farti più facilmente un’idea sulla tipologia di trattamento e capire meglio se può fare davvero al caso tuo. Se hai ancora dubbi o domande, contatta il nostro Studio Dentistico Methas. Troverai un team di odontoiatri di esperti in ortodonzia di Montebelluna pronti a occuparsi del tuo caso, a consigliarti e a mostrarti come potrebbe essere il tuo nuovo sorriso.