Oggi ci occuperemo di scollamento gengivale: cos’è, quali problemi può causare e come trattarlo? Parliamo di una malattia dentale vera e propria, che se trascurata, a lungo andare può arrivare a compromettere seriamente l’intera struttura di sostegno dei denti, il parodonto.
Costituito da gengiva, osso alveolare, cemento radicolare e legamento parodontale, il parodonto ha il compito di mantenere i denti fermi nella loro posizione originale e proteggere le loro radici.
Lo scollamento delle gengive rappresenta una patologia piuttosto frequente tra i pazienti in età adulta, prende anche il nome di retrazione gengivale e si manifesta lasciando esposte le radici dentali. Le conseguenze di ciò, sono fenomeni di sintomatologia termica, dolori e fitte ai denti, oltre a un evidente peggioramento dell’estetica orale.
I denti colpiti dalla problematica, appaiono più lunghi e irregolari del normale e, le radici esposte, mostrano il loro antiestetico colore giallognolo. Tra i primi segnali della gengive ritirate, troviamo un’insolita sensibilità dentale, che si manifesta in particolare quando la dentatura si trova a contatto con cibi e sostanze calde o fredde.
Altri sintomi da non sottovalutare, possono essere il sanguinamento e ripetuti stati infiammatori a carico dei tessuti molli della bocca. La malattia si presenta talvolta in maniera asintomatica, in tal caso solo un odontoiatra esperto sarà in grado di riconoscere eventuali problemi di scollamento gengivale, tramite un’attenta osservazione del parodonto.
A tale scopo, vengono utilizzati appositi strumenti graduati, denominati sonde parodontali, necessarie a evidenziare la presenza o meno di uno stato di sofferenza dei tessuti.
Cos’è lo scollamento gengivale
Come accennato nel precedente paragrafo, lo scollamento gengivale provoca il distacco delle gengive dai denti interessati e la loro retrazione verso le radici. Principalmente, si manifesta in presenza di accumuli di placca batterica e tartaro sotto i margini gengivali, talvolta in seguito a infiammazioni o infezioni dei tessuti molli che circondano i denti e gengiviti non curate, o trattate in modo scorretto.
Nelle zone della bocca dove sono presenti fenomeni di recessione gengivale, possono rappresentare un campanello di allarme i seguenti sintomi e patologie correlate:
- Fitte ai denti e dolori, di lieve o di forte entità;
- Ipersensibilità dentinale, quando i denti si trovano a contatto con cibi e bevande calde o fredde;
- Infiammazione gengivale o dolore alla pressione sui tessuti molli orali;
- Sanguinamento delle gengive, di tipo spontaneo o che inizia durante lo spazzolamento;
- Malattia parodontale, stato di sofferenza dei tessuti che può sfociare in parodontite, meglio conosciuta con il nome piorrea;
- Mobilità dentale: nei casi più gravi, i denti interessati dallo scollamento possono iniziare a muoversi.
Ma per quali motivi si verifica lo scollamento gengivale? Questa malattia, può avere origine batterica o meccanica, ma deriva principalmente da una scorretta o insufficiente igiene orale. La componente genetica gioca senza dubbio un ruolo fondamentale nel progredire della patologia, insieme alle condizioni elencate di seguito:
- Accumuli di tartaro e placca batterica sotto ai margini gengivali, responsabili di causare pericolose infiammazioni e infezioni che contribuiscono al distacco dei tessuti;
- Spazzolamento scorretto, eseguito in maniera troppo aggressiva, nel senso sbagliato, o per mezzo di spazzolini con setole troppo rigide. Questi comportamenti causano un trauma a carico della porzione di gengiva posta a protezione del colletto dentale il quale, insultato, tende a scollarsi dal dente.
Alcune abitudini viziate e patologie, come il fumo di sigaretta, il bruxismo o il diabete, possono far sì che la problematica peggiori inesorabilmente. Solo aver verificato le effettive cause della retrazione gengivale, lo specialista potrà consigliare al paziente il trattamento dentale necessario a curare la patologia e ad alleviare i sintomi correlati.
Come trattare lo scollamento delle gengive
Vediamo adesso come trattare lo scollamento delle gengive. Nel caso in cui la patologia derivi da problemi di igiene orale, come prima cosa occorrerà sottoporre il paziente a una o più sedute di pulizia dei denti professionale.
Durante la cosiddetta detartrasi, il dentista o l’igienista si occupa di rimuovere i depositi di tartaro da sopra e da sotto i margini gengivali, al fine di liberare i tessuti scollati dai detriti e dai pericolosi batteri orali. Vengono ripulite eventuali tasche gengivali in formazione, così da permettere alle gengive di guarire e di tornare nella loro sede iniziale.
Se presenti retrazioni gengivali e scollamenti dei tessuti di seria entità, come nel caso di una parodontite in corso, potrebbe essere necessario ricorrere a sedute di levigatura radicolare, un trattamento parodontale capace di agire più in profondità rispetto all’igiene professionale.
Chiamata anche scaling, la levigatura si serve di particolari strumenti (curette), in grado di rimuovere anche i depositi di tartaro più profondi e difficili da raggiungere.
Alcuni casi clinici particolarmente gravi, necessitano di essere trattati attraverso interventi di chirurgia parodontale, destinati a rimodellare i margini ossei, in modo da permettere alle gengive e ai tessuti di tornare nuovamente ad aderire agli elementi dentari interessati.
In occasione di fenomeni di retrazione gengivale di origine meccanica di lieve entità, potrebbe essere invece sufficiente cambiare metodo di spazzolamento, attenendosi alle indicazioni dello specialista di fiducia.
Avverti uno o più dei sintomi dello scollamento gengivale descritti in questo articolo, oppure hai notato zone della bocca nelle quali le gengive si ritirano visibilmente? Gli specialisti del nostro Studio Dentistico Methas di Montebelluna, in provincia di Treviso, si occupano quotidianamente di parodontologia e di salvaguardare il sorriso di tutti i pazienti, utilizzando le più moderne tecniche odontoiatriche. Contattaci per prenotare la tua visita!