Antibiotico gengivite: quando occorre e chi lo prescrive

Parliamo di antibiotico per la gengivite: quando occorre e chi lo prescrive? Avere le gengive gonfie, infiammate e doloranti, talvolta sanguinanti, è una situazione piuttosto comune. L’insieme di questi sintomi, indicano la presenza di un processo infiammatorio a carico delle gengive, che prende appunto il nome di gengivite.

Si tratta di una patologia di origine batterica, che riguarda i tessuti molli che circondano i denti e che vanno a ricoprire l’osso alveolare. Completamente reversibile se individuata in tempo, è una malattia dovuta principalmente a una scarsa igiene orale. La causa dell’infiammazione è la placca batterica, un agglomerato di germi, saliva e residui di cibo, altamente dannoso nei confronti dei tessuti gengivali e dell’intero parodonto.

In presenza di una insufficiente pulizia dei denti, la placca non rimossa si deposita al di sotto dei margini gengivali, dando origine all’infiammazione dei tessuti. Inizialmente, la gengivite si manifesta con arrossamento delle gengive ed episodi di sanguinamento, durante lo spazzolamento dei denti o il passaggio del filo interdentale.

Con il passare del tempo, le gengive si gonfiano e cambiano colore, virando al rosso acceso o al violaceo. L’infezione dei tessuti non trattata nel modo corretto può aggravarsi, fino a recare forti fastidi a carico dei tessuti molli, diventando piuttosto dolorosa. È davvero importante diagnosticare e curare la problematica, prima che quest’ultima provochi danni irreparabili ai tessuti parodontali, dando origine a malattie come la parodontite, meglio conosciuta come piorrea.

Quando occorre l’antibiotico per le gengive

Quando occorre l’antibiotico per le gengive? Una volta diagnosticata la presenza di un’infezione gengivale in corso, bisogna procedere al giusto trattamento, mirato a eliminare i depositi di placca e a ridurre la carica batterica del cavo orale.

Le manovre di rimozione della placca vengono effettuate tramite sedute di igiene orale professionale e scaling, servendosi di ablatori ad ultrasuoni e strumenti manuali, denominati curette. Le tasche gengivali infette devono essere ripulite e liberate dal tartaro e dai batteri, al fine di interrompere il ciclo infettivo al loro interno.

Nelle gengiviti più leggere, spesso la terapia meccanica è sufficiente a debellare l’infiammazione e a riportare in salute i tessuti. I trattamenti parodontali specialistici, necessitano di essere coadiuvati da una terapia antibiotica nei casi più gravi, come i seguenti:

  • Ascessi parodontali, con conseguente formazione di pus a livello sottogengivale;
  • Gengiviti necrotizzanti, ovvero infezioni delle gengive di grave entità, associate a ulcerazione dei tessuti e alla necrosi delle cellule che li compongono;
  • Gengiviti croniche che non rispondono al trattamento meccanico e si ripresentano ciclicamente.

Lo specialista in tutti questi casi può scegliere di applicare l’antibiotico per via topica (solitamente metronidazolo), oppure di prescrivere al paziente una cura di antibiotici da assumere per via orale.

Gli antibiotici purtroppo si disperdono per via sistemica e solo una minima parte riesce a raggiungere davvero le tasche gengivali. Questo avviene anche a causa della barriera creata dal biofilm di placca batterica, grazie alla quale i batteri patogeni sono in grado di proteggersi dall’azione dell’antibiotico. Ecco perché è davvero importante agire in concomitanza di un efficace programma di rimozione manuale della placca, eliminando la fonte infettiva dai tessuti parodontali.

La prescrizione dell’antibiotico

La prescrizione dell’antibiotico per la gengivite, viene fatta dall’odontoiatra in seguito a un’attenta valutazione del caso specifico e a un’anamnesi dettagliata del paziente in cura. Quest’ultima, è assolutamente necessaria per escludere eventuali allergie o intolleranze a uno o più dei principi attivi che compongono l’antibiotico.

Gli antibiotici di prima scelta per la cura di un ascesso parodontale, di una gengivite cronica o necrotizzante sono i seguenti:

  • Amoxicillina + acido clavulanico;
  • Ciprofloxacina;
  • Tetracicline;
  • Metronidazolo (all’occorrenza anche associato ad amoxicillina o a ciprofloxacina);
  • Doxiciclina;
  • Clindamicina.

Al fine di poter prescrivere l’antibiotico più idoneo a debellare le specie batteriche che concorrono all’infezione, può essere effettuato un test parodontale batterico o genetico. Si tratta di un tampone gengivale eseguito prelevando il liquido crevicolare (gengivale) colonizzato dai batteri e contenente cellule epiteliali, da analizzare al fine di comprendere fino in fondo la natura dell’infezione.

Il dentista di fiducia ha dunque il compito di individuare i giusti antibiotici per la gengivite, necessari a risolvere il caso specifico. I farmaci possono essere prescritti direttamente dal medico odontoiatra, oppure dal medico di base, soprattutto in occasione di prodotti mutuabili.

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