Tutto sullo sbiancamento di una capsula dentale

Scopriamo tutto sullo sbiancamento di una capsula dentale, andando a cercare di capire insieme se esistono trattamenti specifici e come farli. I trattamenti sbiancanti, sono sistemi sempre più richiesti dai pazienti che desiderano ottenere o ritrovare un’estetica orale gradevole.

Iniziamo però spiegando cos’è una capsula dentale. Si tratta di una struttura protesica, realizzata in laboratorio da un odontotecnico su impronte di precisione. Chiamata più tecnicamente corona, poiché va a riprodurre e a sostituire la corona di un dente naturale, è un vero e proprio guscio di protezione, che ricopre l’elemento dentale sotto ogni lato.

I materiali maggiormente impiegati sono la ceramica, la zirconia o il disilicato di litio. Prima di procedere alla costruzione di una capsula dentale, occorre ridurre il dente a moncone. A tale scopo, quest’ultimo viene limato e ridotto di dimensioni sia sulla superficie masticatoria che sui quattro lati, così da creare lo spazio necessario alla struttura protesica.

Al di sopra del moncone, viene cementato il nuovo dente artificiale, non prima di averne verificato forma, dimensione, colore e correttezza dei margini gengivali.

Si ricorre all’impiego di una corona in occasione di elementi dentari particolarmente compromessi da carie o da fratture, difficilmente restaurabili attraverso un semplice trattamento di ricostruzione o otturazione dentale.

Sbiancare una capsula dentale

Sbiancare una capsula dentale è possibile? Purtroppo, nel corso del tempo, i denti tendono a ingiallire e a cambiare di colore, che siano essi naturali o artificiali. Questo accade a causa di diversi fattori, alcuni fisiologici e altri comportamentali, capaci di andare a influire negativamente sull’estetica orale, vediamoli insieme:

  • Depositi di placca e tartaro;
  • Livello di acidità della saliva elevato;
  • Scarsa igiene orale;
  • Consumo di tè, caffè e bevande colorate, come il vino rosso;
  • Assunzione di cibi particolarmente pigmentati e acidi (ad esempio pomodoro, cioccolato, liquirizia, nero di seppia);
  • Vizio del fumo o abitudine di masticare tabacco;
  • Fisiologico invecchiamento dello smalto o del materiale utilizzato per la realizzazione di protesi dentali e corone.

E’ importante valutare insieme al dentista di fiducia da cosa deriva l’ingiallimento della corona protesica. Occorre verificare la presenza o meno di macchie da fumo, tè, caffè o depositi tartarei, al fine di individuare il trattamento adeguato.

È altamente sconsigliabile procedere a rimedi casalinghi e trattamenti sbiancanti domiciliari abrasivi, senza la supervisione di un odontoiatra esperto, poiché il materiale con cui è stata realizzata la capsula potrebbe venire irrimediabilmente danneggiato.

C’è da dire che i materiali impiegati in odontoiatria moderna, rispetto a quelli utilizzati in passato, sono molto meno soggetti a fenomeni di ingiallimento e riescono a garantire un’estetica gradevole per un tempo molto più elevato.

E’ possibile sbiancare una capsula dentale ?

Quali sono i giusti trattamenti per lo sbiancamento di una capsula dentale? Prima di rispondere a questa domanda, dobbiamo andare a comprendere la differenza tra pulizia e sbiancamento dei denti.

In occasione di depositi di tartaro, placca e macchie da fumo superficiali, è decisamente possibile provare a riportare i denti al loro colore naturale. Tramite una o più sedute di igiene dentale professionale, il dentista o l’igienista hanno la capacità di rimuovere le macchie superficiali e il tartaro, i quali tendono indistintamente a depositarsi sia sui denti naturali che su quelli artificiali.

Il discorso cambia se, ad essere compromesso, è proprio il colore del dente in questione. In questo caso, l’unica soluzione per schiarire l’elemento dentario interessato, è lo sbiancamento dentale, ma occorre fare un’importante distinzione.

Per quanto riguarda lo sbiancamento di un dente naturale, dobbiamo andare ad agire sulla dentina, la sostanza dura e più interna, responsabile di trasmettere gli stimoli dolorosi all’esterno e di determinare la tonalità della dentatura di ciascun individuo.

I trattamenti sbiancanti professionali, contengono perossido di idrogeno o di carbammide che, applicati a diverse concentrazioni, riescono piuttosto facilmente a penetrare all’interno dello smalto dentale, che per natura è poroso e capace di assorbire tali sostanze.

In occasione di un dente artificiale, non è in alcun modo possibile far penetrare i principi attivi sbiancanti all’interno, per cui tale trattamento non darà alcun risultato.

L’unico rimedio efficace, specie in caso di vecchie corone, è sostituire il dente artificiale con un nuovo manufatto protesico, che riproduca alla perfezione aspetto e forma dei denti circostanti.

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