Denti permanenti: quali sono e come curarli

Oggi ci occuperemo di denti permanenti: quali sono e come curarli? Come sappiamo, il processo di dentizione di ogni individuo è composto da due importanti fasi e tipologie, la cosiddetta dentizione primaria e la secondaria.

La primaria, caratterizzata dall’eruzione dei denti da latte, viene gradualmente sostituita con la dentizione permanente (secondaria), ovvero dai denti definitivi, i quali non verranno mai più sostituiti in maniera naturale. Detti anche decidui, i primi dentini da latte iniziano a spuntare già in tenerissima età, a partire dai 6 mesi di vita del bambino, per concludere il loro arrivo intorno ai tre anni di età.

Come tutti sappiamo, il destino dei denti decidui è quello di cadere, per fare spazio a quelli permanenti. La dentatura definitiva, inizia a comparire in arcata a partire dai 5-6 anni, per concludere il suo processo di eruzione a 13-14 anni di età. Vi sono poi i denti del giudizio, detti anche terzi molari, che spuntano in una fascia di età che va solitamente da 17 a 19 anni, ma talvolta anche un po’ più tardi (e che spesso causano diversi problemi!).

Diventa davvero importante seguire costantemente questa fase della vita del bambino fino all’adolescenza, al fine di preservare la salute del cavo orale da malattie dentali che potrebbero compromettere irrimediabilmente il sorriso. La permuta dalla dentizione da latte verso quella permanente, se non avviene correttamente, può infatti comportare seri problemi di spazio nelle arcate, a loro volta causa di denti storti e malocclusioni.

Cosa sono i denti permanenti

Come abbiamo già anticipato nel precedente paragrafo, i denti permanenti sono gli elementi dentari destinati ad andare a sostituire gradualmente la dentatura da latte e ad accompagnarci per molti anni.

La dentizione definitiva rimane all’interno del cavo orale finché, a causa di malattie dentali o dell’inevitabile passare del tempo, non si usura, si ammala e necessita di essere sostituita con protesi dentarie di tipo fisso o permanente. Vediamo come è composta:

  • Otto incisivi: si tratta dei denti anteriori che, come ci dice la parola, hanno la funzione di “incidere”, ovvero di mordere e strappare il cibo. Ogni arcata, conta due incisivi centrali, più grandi e due laterali, più sottili;
  • Quattro canini, necessari ad afferrare e lacerare i pezzi di cibo. I canini hanno la caratteristica forma a punta e si trovano immediatamente vicini agli incisivi laterali;
  • Dodici molari, con il compito di masticare e triturare meccanicamente il cibo. Ciascuna delle due arcate conta quattro molari permanenti e due denti del giudizio, detti anche ottavi o terzi molari. Questi ultimi, possono in alcuni casi rimanere inclusi (sommersi dalla gengiva e non visibili), o non essere presenti.

In totale, possiamo perciò contare trentadue denti definitivi, sedici per ogni arcata dentaria. A differenza dei denti da latte, i definitivi presentano una camera pulpare più ristretta, una struttura molto più resistente e un colore più scuro, che vira da individuo a individuo dal bianco, al grigio, fino ad arrivare al giallognolo.

Lo smalto che li riveste è un composto di idrossiapatite, fosfato di calcio, acqua e fibre organiche e rappresenta il tessuto più duro del nostro organismo. Nonostante ciò, lo smalto dentale può comunque venire attaccato dai pericolosi batteri orali ed essere soggetto a carie e infezioni, da trattare prima che sia troppo tardi.

I trattamenti per i denti permanenti

Quali sono i trattamenti per i denti permanenti? Una delle principali patologie a cui possono andare incontro, è senza alcun dubbio la carie dentale.

La carie è un’infezione dello smalto dentale di origine batterica, che affligge sia bambini che persone adulte, indipendentemente dall’età. Fin dal momento in cui una piccola porzione di dente erompe attraverso la gengiva, questo diventa attaccabile dai microrganismi patogeni presenti nel cavo orale, che causano la carie.

Quest’ultimi, aggregandosi a residui di cibo e saliva, formano la cosiddetta placca batterica, una pellicola biancastra in grado di aderire tenacemente alle pareti dentali. Se non rimossa, la placca tende a solidificare e, con il tempo, riesce a demineralizzare e a perforare lo smalto. Si tratta di un processo che, una volta iniziato, non si arresta da solo, ma continua a progredire, raggiungendo gradualmente prima la dentina e poi la polpa dentaria, contenente il nervo e i vasi sanguigni.

I denti cariati non curati possono provocare fenomeni di sensibilità termica, anche molto acuta, fino ad arrivare a generare veri e propri dolori. Il trattamento della carie dei denti permanenti consiste nella rimozione di tutta la porzione di dente rammollito e colpito dai batteri e nella sua successiva ricostruzione, mediante materiali resinosi, dal colore praticamente identico a quello dello smalto naturale.

La carie non è però l’unica patologia che colpisce la dentatura definitiva. Tra le più comuni malattie dentali che riguardano i denti degli adulti troviamo ascessi, infezioni delle gengive e malattie a carico del parodonto, come ad esempio la piorrea. Al fine di proteggere i denti permanenti e mantenerli sani a lungo, occorre prestare grande attenzione alla prevenzione orale, sottoponendosi periodicamente alle visite di controllo consigliate dal dentista di fiducia.

Mantenere un’igiene orale perfetta è il primo passo da fare per mettere al riparo la salute orale nei confronti dei batteri patogeni. Per maggiori informazioni o per sottoporti a una visita odontoiatrica di controllo, contatta lo Studio Dentistico Methas di Montebelluna, in provincia di Treviso e prenota la tua visita: ci prenderemo la massima cura del tuo sorriso!